Originariamente costruita come peschereccio armato a vapore per la Royal Navy (Marina Militare britannica) nel 1941 dal cantiere Cochrane & Sons Ltd., Selby, Inghilterra. Il peschereccio con il "pennant number" T-201 viene nominato HMS EDAY. La nave ha un equipaggio di 40 persone e una macchina a vapore a triplica espansione permette una velocità di circa 12 nodi. Questi mezzi prevalentemente vengono impiegati per la ricerca mine e sorveglianza antistante i porti. Dal 1943 al 1944 viene dato in prestito alla Marina Militare norvegese la quale lo nomina RNN TROMØY. La HMS EDAY fa parte della Isles-Class Trawlers, i quali assomigliano molto alle navi Dance-Class, una delle quali, la HMS QUADRILLE, nel 1950 diventa la prima MURTEN della Keller Shipping.
A fine guerra, la Royal Navy scarta la HMS EDAY e la mette in vendita per uso civile. Secondo alcune fonti già nel 1946, secondo nostre informazioni, viene aquisita dalla norvegese A/S Fjeldøy T.J. Kyvik di Haugesund appena nel 1948 e la modifica in nave da trasporto. Viene battezzata FJELLBERG e messa in servizio sotto bandiera norvegese, porto d'iscrizione Haugesund (nominativo internazionale: LMFP).
La Keller Shipping aquisisce la piccola nave agli inizi del 1952 e la immatricola il 23-01-1952 sotto bandiera svizzera con il nome SEMPACH (numero matricola: 040, nominativo internazionale: HBFE). Sempach è una piccola cittadina a nordovest di Lucerna dove nel 1386 si svolgeva la battaglia di Sempach contro gli asburgesi. La consegna avviene a Haugesund, da dove la SEMPACH, via Aalborg, si dirige verso Casablanca. Apparentemente nel 1949 la nave viene allungata di 22 piedi (6,7 metri), dopodiche l'Ufficio svizzero della navigazione marittima pretende un nuova stazzatura della nave (TSL: 643, TSN: 309, DWT: 815).
Dalla Keller-Line, la SEMPACH viene intromessa nel servizio nel Mediterraneo occidentale con base Genova (Italia, Francia, Spagna, Tunisia, Algeria) fino al Marocco e Portogallo. L'eqipaggio è composto da 12 persone, per la maggior parte italiani. I due comandanti sono di nazionatità tedesca, prima il Com.te Rudolf Riebenstahl, poi il Com.te Werner Sanders (nel dopoguerra in Germania era molto difficile trovare impiego come comandante). Anche tre o quattro svizzeri sono imbarcati sulla SEMPACH come piccolo di camera o marinaio.
Durante il viaggio da Genova a Livorno, il 12-11-1952, la SEMPACH si arena sulle secche della Meloria. Scaricando la zavorra dei doppifondi, la nave riesce a disincagliarsi con i propri mezzi continuando il viaggio per Livorno. A Livorno viene messa in bacino, ispezionato il fondo ed eseguite le riparazioni.
Purtroppo la SEMPACH no ha lunga vita, già il 27-04-1953 affonda antistante la costa algerina. L'intero equipaggio riesce a trarrsi in salvo illeso sulla spiaggia (vedi apposita relazione).
SwissShips, MB, HPS, HM, Aprile 2016
Ulteriori informazioni e storie
Imbarco a Haugesund, Norvegia, gennaio 1952
Carlo Brodbeck ci raccontava, che allora si era imbarcato come giovanotto di coperta a Haugesund in Norvegia. Con altri membri dell'equipaggio giunti dall'Italia, da Basilea partivano in treno per raggiungere la destinazione via Amburgo, Kopenhagen, Oslo e Stavanger. A quei tempi i vagoni venivano trainati da locomotive a vapore e la velocità era moderata. Al confine danese una grande scena, i cittadini italiani erano sprovvisti di visto di transito. Naturalmente il treno era partito senza l'equipaggio, e gli toccava di pernottare sui duri banchi del ristorante della stazione, che infine risultava anche come vantaggio, per fare colazione non avevano tanto cammino da fare. L'ultimo tratto da Stavanger a Haugesund era stato superato con un traghetto in un paio di ore.
Chi ora pensava che l'avventura sia finita con l'arrivo a Haugesund si sbagliava. La SEMPACH era in bacino di carenaggio e l'equipaggio era stato portato direttamente a bordo. Senza riscaldamento e acqua dovevano aspettare pazientemente finche la nave usciva dal bacino.
L'affondamento della SEMPACH antistante le coste algerine, aprile 1953
Proveniente da Malaga, la SEMPACH fa una sosta intermedia nel porto di Nemours, oggi Ghazauet, in Algeria, vicino al confine marocchino, per poi costeggiare fino ad Oran.
A Nemours erano stai caricati 355 tonnelate di avena in sacchi e 80 tonn. di acciughe salate in fusti, le acciughe e ca. 20 tonn. di avena venivano stivate in coperta. Secondo il rapporto del comandante Werner Sanders, la nave aveva a bordo in totale un carico di 634 tonnelate, di cui circa 135 tonn. in coperta.
A caricazione ultimata, lunedi sera del 27-04-1953, la SEMPACH si era messa in navigazione. Alle 19.30 ora locale era sbarcato il pilota e il comandante fa rotta in direzione nord, certamente per distanziarsi dalla costa. Mare lungo da ponente e vento forza 2 da nordovest. A circa 3 o 4 miglia dal molo di entrata del porto la nave all'improvviso subisce uno sbandamento a sinistra di 5° per poi adagiarsi per ca. 10° a dritta. Lo sbandamento aumentava rapidamente cosiche , alle 20.00 il comandante dava ordine di fermare la macchina e l'equipaggio iniziava di liberarsi del carico in coperta gettandolo in mare, però senza ricavare alcun effetto positivo. Dieci minuti più tardi il comandante ordina l'abbandono nave. Erano ancora riusciti di mettere a mare un batello e l'equipaggio più una passeggiera canadese scappavano sul lato sinistro da dove si sono buttati in mare. Alle 20.20 la SEMPACH si capovolse scomparendo nei flutti. Purtroppo il batello non poteva ospitare tutte le 13 persone, parte dell'equipaggio doveva nuotare a turno, nonostante ciò, alle 23.00 tutti raggiungono sano e salvi il porto di Nemours, probabilmente stanchi e assiderati.
I naufraghi erano stati accolti dall'autorità portuale. L'unico albergo di Nemours era al completo, e così i naufraghi erano stati ospitati nel bagno moresco della città. Il giorno seguente erano stati trasferiti alla vicina Oran (distante ca. 180 km), però a causa di sciopero dei pullman arrivano a destinazione appena verso sera, dove erano stati ricevuti dal console svizzero.
All'inizio ovviamente si parlava di un'esplosione in locale macchine, il quotidiano locale, ma anche i Lloyd's lo menzionano nei loro rapporti. Dopodiche le autorità avevano interrogato il comandante e gli ufficiali, era stata smentita tale versione. Il primo macchinista aveva dichiarato che il motore funzionava normalmente e non si riscontrava alcuna infiltrazione di acqua.
Anche in Svizzera ea stata resa pubblica la notizia, la NZZ, Neue Züricher Zeitung, il 29-04-1953 scrive che la SEMPACH sarebbe affondata in seguito una esplosione, smentendo l'esplosione il giorno seguente e citando come causa cattivo tempo.
Per l'accaduto non si era riuscito di trovare il vero motivo. Apparentemente la nave aveva persa la stabilità ed in seguito era affontata. Il comandante supponeva un'improvvisa entrata di acqua nelle stive. La nave però non aveva per niente toccato il fondale. Forse il carico non era stivato correttamente provocando così l'incidente, anche un fattore che potrebbe aver causato l'affondamento. Fuori dal porto, il mare lungo lo aveva preso di traverso e sicuramente ha provocato un forte rollio della nave.
Fonti:
- Archivio federale, Berna
- Rapporto del comandante
- Rapporto delle autorità maritime di Oran
- Lloyd's reports
- L'Echo d'Alger, 29.04.1953
- NZZ, 29.04.1953
- Carlo Brodbeck, Muttenz (nei pressi di Basilea)
SwissShips, HPS, HM, Aprile, 2016